Print Friendly, PDF & Email

12 GIUGNO – PALAZZUOLO, ANELLO DI PIEDIMONTE – Passo dei Ronchi di Berna. Piedimonte 700 m, Sambuca 1061 m, Passo dei Ronchi di Berna 1103 m, Capanno dei Cacciatori, Malafrone 770 m, Piedimonte –  Dislivello m.400, tempo di percorrenza ore 5, difficoltà E
 Info: Ivan  339.7368213 – Aperta ai soci UISP

La parrocchia di S.Pietro a Piedimonte, della cui chiesa si ha notizie fin dal 1299, poi nell’anno 1390, è così nominata per essere incassata ai piedi dei monti circostanti che fanno capo al monte Carzolano. Del castello di Piedimonte si fa menzione in una pergamena del 6 settembre 1314 consistente in un atto di vendita che Senno degli Ubaldini fa del “Castrum Pedemontis” per la somma di lire 900 a Bandino di Paganino Pagani, nipote di Maghinardo Pagani da Susinana.

Dall’atto di concordia del 1371, si apprende che la “Villa de Pedemonte” fosse dotata di un mulino e di una gualchiera sul fiume Senio, nei pressi della Presia. Quel mulino è quello odierno di Quadalto, trasformato in appartamenti, della gualchiera non rimane traccia. Del castello di Piedimonte rimanevano alcune tracce, fino a poco tempo fa, su una altura sovrastante la chiesa e precisamente nel monte sopra Vignola e che conserva la dialettale denominazione di “Casté.

Il nostro percorso partendo da Piedimonte si inerpica per un sentiero che percorre un crinale secondario verso, il crinale principale tra Santerno e Senio giunti al sentiero 701 che percorre detto crinale si punta verso sud fino a giungere al passo della Sambuca, qui si gira destra verso Palazzuolo per qualche decina di metri per la strada asfaltata, si prende quindi a destra un sentiero verso il Passo dei Ronchi di Berna, punto più alto dell’escursione 1100 m circa, antico valico tra Romagna e Toscana, giunti al passo si prende il sent. 505 del CAI di Faenza e si scende sul crinale principale tra Senio e Lamone verso la chiesa di Lozzole percorso estremamente panoramico, però arrivati a un rifugetto di cacciatori, si gira a destra per una carrareccia che porta dopo aver incontrato due ruderi, Cà Malafrone e Cà Caselle alla strada che sale da Palazzuolo alla Sambuca si attraversa la strada si prende uno stradello che porta al rudere di Cà Avicelli qui si gira a sinistra per un pendio boscoso, qui il sentiero non esiste si scende in mezzo a vecchi castagni verso il sottostante torrente” Fosso dell’Arghezzola” che si segue verso valle fino a che a fianco del torrente inizia un sentiero che giunge a una marginetta sul sentiero che abbiamo percorso all’inizio dell’escursione, pochi minuti e siamo di nuovo a Piedimonte.

Piedimonte