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Giovedì 22 gran bella serata al cinema Don Fiorentini con la presentazione, da parte di Giuseppe Pompili, dell’avventuroso trekking di quindici giorni “Verso lo spigolo nord del K2”.

“Si è concluso lo scorso ottobre con pieno successo il trek sezionale in Xinjiang verso lo spigolo Nord del K2, conosciuto in Cina come ChogoRi (Grande Montagna).

La spedizione di nove partecipanti, organizzata dal nostro socio e membro del direttivo Giuseppe Pompili, con la partecipazione dei soci Paolo Mainetti, Sante Poppini e Massimo Giacomozzi, ha avuto il patrocinio della sezione del CAI Imola nel quadro delle iniziative volte a celebrare il 90° anniversario della propria fondazione. Il filmato del trek è stato presentato in anteprima giovedì 22 febbraio presso il cinema Don Fiorentini. La sala era al completo a testimonianza dell’interesse e della partecipazione che l’evento ha destato nei soci imolesi e non: chi non fosse stato presente può visionare il video al seguente link: http://www.paesieimmagini.it/Filmati/K2_trek_nord_2017.htm
per le immagini invece cliccare su
http://www.paesieimmagini.it/Cina/FXinjiang2017_1.htm
entrambi i link sul sito Paesi e Immagini di Giuseppe Pompili

Abbiamo assistito ad un itinerario d’altri tempi, impegnativo, svolto in aree remote, a quote comprese tra i 4.000 e 5.000 metri, con numerosi guadi superati a piedi e a dorso di cammello, vero protagonista di questo trek.

Il cammello, che a differenza del dromedario è provvisto di due gobbe, è resistente alla fatica, alla fame e al freddo, e può trasportare carichi sino a 250 chili nelle zone desertiche di alta quota. L’itinerario è partito da Kashgar, ex città carovaniera lungo la via della seta, oggi metropoli cinese con 600.000 abitanti. Dopo 545 chilometri di piste, superando alti passi sino a 5000 metri, siamo giunti al villaggio di Yilik, ultimo avamposto abitato, tra le impervie e franose montagne del Kun Lun; qui si trova la frontiera di fatto tra Cina e Pakistan a 50 chilometri dallo spartiacque reale. Ce ne accorgiamo dai minuziosi controlli dell’esercito e della polizia locale, oltre che dai numerosi reticolati di filo spinato che sbarrano la valle.

Superati gli ultimi check-point, ha avuto inizio il trek vero e proprio, che si svolge su sentieri pressoché invisibili, riconoscibili solo dalla guida kirghisa Abdul e dai cammellieri.

Si attraversa una zona “cuscinetto” ampia 50 chilometri, completamente disabitata, fatta di ampie valli fluviali e montagne impervie innevate, alte tra i 5000 e 6000 metri. I rumori che accompagnano il cammino sono lo scroscio dei corsi d’acqua e il sibilo del vento.

Si montano le tende nelle rare anse del fiume Shaksgam, provviste di magri arbusti, unico alimento per le nostre cavalcature: una carovana costituita da 12 cammelli, 9 trekker più 3 cammellieri, il cuoco, l’aiuto e una guida.

Dopo cinque giorni di guadi e passi impegnativi, che ci costringono più volte a toglierci gli scarponi e a salire sul dorso dei cammelli, ecco che vediamo apparire l’inconfondibile silhouette del K2 nel fondo di una valle stretta e incassata.

Lo spigolo nord del K2 si staglia netto tra l’azzurro del cielo da un lato e il bianco delle nubi dall’altro. Lo spigolo “fuma”, segnale di forti venti in quota alla fine dell’estate. La visione dura poco, le nubi presto avvolgono l’intera montagna e anche la salita al campo base italiano a 4700 metri di quota, accanto a un ghiacciaio tormentato che negli ultimi anni si è gonfiato oltre le morene laterali, non ci regala molto di più. Siamo grati alla montagna per essersi svelata per la vista della sua impressionante parete nord, solcata da ghiacciai pensili e spazzata dai venti.

E’ una visione fugace che suscita attrazione e repulsione insieme, unita al fascino dei grandi spazi e della potenza della natura. Ce ne andiamo con la consapevolezza che probabilmente non torneremo mai più in queste lande selvagge e inospitali. Ci basta averle contemplate con timore e reverenza, di aver constatato una volta di più come anche nella solitudine e desolazione più completa, la natura sappia regalarci una grande bellezza.”

Giuseppe Pompili

 

Si può visionare il video al seguente link:
 http://www.paesieimmagini.it/Filmati/K2_trek_nord_2017.htm
per le immagini invece cliccare su
http://www.paesieimmagini.it/Cina/FXinjiang2017_1.htm
entrambi i link sul sito Paesi e Immagini di Giuseppe Pompili

 

K2 dal campo base Coreano

KASHGAR

KASHGAR

KASHGAR

Panoramica ghiacciaio del K2 dal campo base Italiano

Paolo, Giuseppe, Massimo e Sante a Yilik

signora Uigura

Valerio in un guado (Meglio che “Valerio in un guaio” NdR)

Verso il campo base del K2