01 maggio – Anello del Diaterna – Percorso da loc.Cerreta le Grillose, bivio Caburraccia, Bordignano, Cerreta. Sviluppo km 11- Dislivello m 500, tempo ore 5, Difficoltà E – Partenza ore 8.00 parcheggio Bocciofila. Consigliati scarponcini alti per guado torrente Diaterna. Info Paolo 335.5779957 – Aperta ai soci UISP Consigliati scarponcini alti per guado torrente Diaterna |
Descrizione e cenni storici.
Il torrente Diaterna prende il nome dall’espressione latina Dea Terna, cioè “Dea dalle tre braccia”. Il torrente infatti è formato da tre rami:
- Ramo di Castelvecchio
- Ramo di Caburaccia
- Ramo di Valica
Dopo un percorso di circa 13 km confluisce, presso Camaggiore, nel fiume Santerno, del quale costituisce l’affluente con il bacino più ampio. Il torrente Diaterna percorre una valle molto pregevole sotto il profilo naturalistico (Valle del Diaterna).
All’ imbocco della valle si può ancora scorgere il vecchio ponte sul Diaterna che è uno dei monumenti dimenticati della Valle del Santerno
Da qui passava la vecchia Strada Montanara, quella che collegava e collega tutt’ora la Toscana con la Romagna. Lungo questa strada, un incessante traffico di merci e di genti attraversava gli aspri Appennini.
Tra gli attraversamenti più difficili c’era proprio quello sul Diaterna, torrente al tempo ampio e impetuoso.
I lavori per l’ erezione del ponte a tre campate vengono iniziati una prima volta nel 1785.
Mentre i lavori sono quasi al termine, in una notte del Febbraio 1786, una furiosa piena scende lungo il Diaterna e si porta via il ponte.
I lavori riprendono subito rivedendo il progetto iniziale, si sposta il ponte più a valle rispetto al punto in cui lo avevano costruito la prima volta e nel 1787 completano l’opera.
Un ponte imponente, massiccio, sicuro, un’opera ingegneristica di alto valore che ha resistito per più di 200 anni alle forze della natura, ma che purtroppo non sta resistendo all’ incuria dell’ uomo.
Arrivati in prossimità della Località Cerreta, inizia il sentiero che per un breve tratto risale il corso del ramo Valica del torrente Diaterna.
Si scende lungo la ripida riva e si guada il letto del torrente
Sull’ altra sponda, tramite un sentiero, si sale verso la località disabitata de “Le Grillose”.
Un gruppo di case disabitate realizzate in blocchi di pietra serena e travi di legno, costruite intorno al 1600.
Da qui si prosegue su un comodo stradello fino a raggiungere il bivio di Caburaccia in prossimità di Bordignano.
Bordignano già sede di una pieve degli Ubaldini e per secoli terre di frontiera. E’ qui che nel 1506 venne Niccolò Macchiavelli, allora segretario della Repubblica di Firenze a reclutare 2 compagnie di soldati che stazionarono a Firenzuola e Piancaldoli per lungo tempo.
Poco prima di entrare in paese, si prende il sentiero sulla destra, si scende sulla parte orografica sinistra del Diaterna. Si percorre il sentiero e si arriva nuovamente a guadare il torrente Diaterna poco dopo la confluenza con il ramo di Valica. Proprio in prossimità di Cerreta.
In questa zona è presente anche una passerella abbastanza ardua da attraversare.
Un ultimo accenno va fatto e ci riporta a quella vecchia data fra il 24 e il 25 agosto del 1849 quando presumibilmente l’ Eroe dei due Mondi, Giuseppe Garibaldi … “ sfuggendo all’orda nemica, dopo l’eroica difesa di Roma, dalle Romagne riparava in Piemonte”… come riportato nella lapide posta sull’ex-osteria Vivoli, a Coniale, risaliva questa valle per proseguire oltre la Futa, poi attraverso la Toscana verso la costa e quindi alla salvezza.
Paolo Mainetti