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Appunti didattico formativi sul 1° Family Trekking del CAI Imola del 15/04/2018

Ci tenevo particolarmente a questa uscita naturalistica-culturale dedicata a genitori e bimbi delle scuole elementari e in trentuno hanno sfidato (e vinto) le previsioni meteo non particolarmente favorevoli e si sono divertiti con giochi, aneddoti e curiosità lungo il percorso del Cardello in località Casola Valsenio (Ra).

Ci tenevo anche perché è la mia prima uscita in ambiente come titolata ONC (questa figura sconosciuta…).

Chi sono gli ONC?  Gli Operatori Naturalistici e Culturali regionali (di primo livello) e nazionali (di secondo livello), sono titolati del Club Alpino Italiano con il compito di promuovere la ricerca scientifica e naturalistica, la didattica presso le scuole e il CAI, la divulgazione degli aspetti scientifici, naturalistici, antropici e culturali della montagna, attraverso l’organizzazione di eventi scientifici e culturali con frequentazione dell’ambiente e partecipazione ai gruppi di lavoro del Comitato Scientifico Centrale e dei Comitati Scientifici Territoriali, come Terre Alte, Grandi Carnivori, Rete Museale, Rifugi e Dintorni ed altro ancora.

Perché  Family Trekking? E’ rivolto ai bambini. E’ a loro che consegneremo quel “capitale naturale” (così come viene definito nel Bidecalogo CAI) che è quel meraviglioso insieme di flora, fauna, storia, cultura, tradizioni che le terre alte e la natura ci donano. L’obiettivo fare in modo che crescendo diventino persone sensibili o meglio,  responsabili verso la montagna.

 

Elenco a punti le caratteristiche, metodo e contenuti:

Organizzazione preliminare: uscita rivolta a soci e non soci per la quale è stata attivata polizza RCT con possibilità per i non Soci di attivare polizza giornaliera infortuni. Oltre alla sottoscritta (ONC) erano presenti un titolato AE e un ASE.

Caratteristiche base:  Il Family Trekking deve soddisfare a tre caratteristiche principali:
1) stimolare curiosità: i segreti piacciono tanto anche agli adulti! – 2) essere facile e prevedere varianti per ogni eventualità 3) prevedere attività perché si impara bene facendo.

Metodo didattico: induttivo e deduttivo basato sul II° principio della comunicazione “chi domanda guida” Ho utilizzato a seconda del contesto tre dei quattro approcci didattici principali: attivismo (imparare facendo), cognitivismo (qualcosa si sa sempre), comportamentismo (giochi con prove ed errori).

Vari contenuti:

-differenza tra paesaggio e ambiente: uso dei sensi per percepire suoni, odori, temperatura, vento ecc.

– osservazione del paesaggio: pini domestici, pini ad ombrello e cipressi in Romagna?  L’anomalo intarsio verde tra i calanchi pelati della Vena del Gesso frutto di una convinzione errata del duce che non sapeva che il “paesaggio ideale italico” che andava propugnando era una invenzione straniera, in particolare di turisti inglesi dell’ Ottocento. Questi, colpiti come tutti i viaggiatori dal diverso, enfatizzarono pini, cipressi e lecci, presenti in Toscana e ignoti in Inghilterra ritraendoli nei quadri.

– Tracce della seconda Guerra Mondiale. Evidenti fori di proiettile nei pini che orlano la via Piramide, sede di scontro a fuoco tra i partigiani e i tedeschi. Domande dei bambini agli adulti sul 25 aprile, sulla linea Gotica e sulla Resistenza, sul perché si dovessero sparare contro…

–  Galium attaccavesti, il caglio dei poveri per fare il formaggio chi sa come si fa?

Primule perché si chiamano così, il non-ti-scordar-di-me o occhi della madonna, le leggende del nome,

Edera foglie rami sterili e rami fertili, pericolosità delle bacche, utile o non utile per l’albero ospitante?

Lecci: differenza dei margini dentati delle foglie basse e orlati delle foglie alte: perché mai?

Cipressi, l’origine e il nome in dialetto “insens” l’incenso dei poveri e l’uso.

Pino nero o pino d’Austria, differenza nella paciamatura da terreni con pini e terreni con faggi o querce.

Alberi sempreverdi e alberi a foglia caduca, latifoglie e aghifoglie, come nasce un albero (seme o ceppaia)

Muschi e licheni, l’utilità non conosciuta dei licheni come bioindicatori di purezza dell’aria.

Fauna: tracce di cinghiali –  il grifo, muso del maiale o cinghiale e cosa cerca? Tracce di uccelli: piume o penne? Riconoscere tracce di scoiattoli e roditori dai resti di ghiande. Alberi scortecciati dai cinghiali.

Geologia: toccare con mano la differenza  sbriciolando pezzi di arenaria e terreno marnoso arenaceo.

– il paesaggio da località Raggio di Sotto di Monte Mauro e Sasso Letroso la stratificazione a balconate della Vena del Gesso.

– la pulizia e manutenzione dei sentieri. La piacevolezza dell’ambiente pulito e il problema rifiuti.

– Loc. Vidovina. Particolarità della casa di tipo faentino-imolese ad elementi giustapposti. Gli attuali proprietari inglesi e olandesi gentilmente ci fanno sostare nel prato dove pranziamo.

Differenza con le case rurali di tipo italico o peninsulare e di pendio. In tutte mancava il…bagno! Costruito solo in tempi recenti. Si faceva pipì fuori. L’aneddoto della famiglia inglese in vacanza e del WC . Risate di pancia di genitori e bimbi.

L’economia rurale: la povertà e l’alimentazione basata prevalentemente su mais (polenta). La carenza di vitamina B e le patologie di demenza causate dall’alimentazione poco varia.

Orientamento con mappa e bussola. Calcolo dell’azimuth, giochi a coppie di orientamento, genitori compresi. I bimbi molto più bravi degli adulti!

Nodi: esercizi sui principali nodi in alpinismo; di giunzione, a otto ricorrente, doppio inglese.

-Visita guidata alla casa Museo il Cardello dimora del poeta Alfredo Oriani (detto e mat de Cardell = il matto del Cardello). Costo concordato di Euro 2.50 per adulti e bimbi gratis.

Vari aneddoti sul personaggio: nel 1900 chiamato ad inaugurare un circolo delle donne a Faenza esordì dicendo che le donne dovevano stare a casa a fare dei figli e a cucinare!

I suoi scritti nazionalistici ed espansionistici verso l’Africa (morì nel 1909) ispirarono Mussolini che lo additò come predecessore del fascismo e fece ristrutturare (rovinandola) la casa del Cardello risalente agli XI sec eresse anche un mausoleo per le spoglie dell’ Oriani divenuto meta di pellegrinaggi durante il regime.

Interessante la bicicletta con cui “e mat de Cardell” ha percorso oltre 1000 km in solitaria.

Particolari attrezzi e utensili dell’epoca scatenano le curiosità di alcuni bimbi e anche di adulti!

Al termine del giro alcuni bambini che hanno partecipato al Concorso “Che Montagna Ragazzi” indetto dal CAI Imola, hanno voluto leggere sotto un leccio centenario il racconto vincitore del concorso “Il vecchio albero e la bambina”.

Degno finale, emozionante di questa piacevole giornata.

Grazie a quanti hanno partecipato.

Maria Teresa Castaldi

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