Emozioni nello straordinario mondo ipogeo
Il buco nella roccia
La speleologia trasmette emozioni uniche e indescrivibili. Ci si sente fortunati e privilegiati perché pochi sanno apprezzare e cogliere la reale bellezza che si cela dietro a un “buco nella roccia”, esso all’apparenza non porta a nulla, ma in realtà porta all’interno di un mondo nuovo che non siamo abituati a vedere e che cela spettacoli naturali di bellezza straordinaria.
In questi luoghi la natura e il tempo hanno modellato e plasmato ciò che si vede, l’uomo poco ha interferito con essa e, anzi, può essere considerato come un animale di passaggio, che semplicemente entra senza distruggere, senza costruire… come un cinghiale che cammina tra le foglie in mezzo al bosco, l’uomo lascia al massimo le proprie impronte.
Solo l’acqua e solo movimenti tettonici hanno interferito con quel mondo, creandolo e rendendolo unico e magnifico nel suo genere.
L’acqua, come la mano di un ceramista, passando nelle insenature della roccia l’ha modellata in molte forme carsiche, che lasciano stupefatto lo spettatore che si ritrova ad ammirare la potenza della natura che, con la costanza nel tempo, è riuscita a creare sculture esposte in quel grande museo naturale.
Molto spesso camminiamo sopra montagne senza sapere che all’interno di essa possono nascondersi posti come quelli.
Sono spesso sottovalutate le gotte nei gessi, perché poco spaziose, strette e impervie, ma quei cunicoli tanto stretti spesso ti portano a spettacoli tanto grandi; ti puoi ritrovare a strisciare e un momento dopo essere al centro di una sala che brilla quando, illuminata dal tuo fascio di luce al centro della terra, comunque ti sembra di essere sotto un cielo stellato, questo grazie ai cristalli di gesso che invadono sontuosamente le sale, rendendole preziose e affascinanti. E’ come un geode, all’aspetto una normalissima roccia, poi la apri ed è costellata di bellissimi cristalli.
Non è solo fango e fatica, la grotta ti pone davanti a ostacoli, difficili a volte da superare, ma verrai lautamente compensato dalla bellezza del posto, e i tuoi occhi saranno riempiti dal fascino che emanano quei luoghi.
Lì puoi avere l’unione di molte cose a livello psicologico, a livello fisico e scientifico.
A livello psicologico perché ti aiuta a superare dei blocchi mentali come la paura del buio, dell’altezza e degli spazi chiusi e ti fa capire che sei più forte di quello che credi. Piano piano ci si rende conto che bisogna essere i primi a credere nel proprio passo, altrimenti facilmente questo vacillerà e cederà. Da certi punti di vista la grotta può essere considerata una buona psicologa, poiché capace di metterti davanti a delle difficoltà che, una volta superate, ti renderanno più forte, non solo nella speleologia ma nella vita di tutti i giorni, perché imparerai ad avere più fiducia in te stesso. Certo, applicarlo alla vita è molto più difficile, ma si procede a piccoli passi, come per ogni cosa.
Ci si può porre obbiettivi a livello fisico, migliorando di volta in volta, così da fare quel passaggio, che prima ti sembrava tanto difficile, con scioltezza.
E ci si può perdere nella bellezza e nel fascino a livello scientifico, che si cela dietro ad ogni cosa, ogni singola porzione di grotta, come può essere una stalattite che, goccia a goccia, si è formata nell’arco di un tempo lunghissimo, come quei cristalli di gesso formati dall’evaporazione di un antico mare, o quei pozzi che tanto mi piace fare in corda, formati dallo scorrere perpetuo dell’acqua. Ovunque soffermi lo sguardo ne puoi rimanere affascinato e il ricostruire la storia geologica lo rende ancora più interessante.
In più se sei assieme a persone splendide il tutto diventa ancora più bello e saporito.
Elena Dal Monte
PROGRAMMA SPELEO
La Ronda Speleologica Imolese organizza ogni weekend uscite in grotta.
Nel mese di ottobre si svolgerà il Corso di Introduzione alla Speleologia, dal mese di novembre invece, riprenderanno le normali attività di gruppo nei weekend.
Chi fosse interessato e volesse avere maggiori informazioni, può trovarci ogni venerdì sera dalle ore 21 presso la sede del CAI in via Cenni 2, dove si organizzano le uscite del fine settimana.