I nostri soci Cristina Dall’ Aglio, Antonio Zambrini e Roberto Paoletti hanno partecipato a nome della Sezione del CAI di Imola alla edizione 2017 del Trento Film Festival Il premio è andato al film Oltre il Confine di Federico Massa e Andrea Azzetti.
Quasi una coincidenza. Mentre in tutt’Europa si chiudevano le celebrazioni della fine della Seconda guerra mondiale, nella Sala Grande del Castello del Buonconsiglio di Trento veniva assegnato il premio “Città di Imola”, riservato al miglior film di montagna dell’anno di un regista italiano, a “Oltre il confine, la storia di Ettore Castiglioni”, alpinista e combattente per la libertà.
Di famiglia benestante, avvocato con orizzonti culturali internazionali, venne incaricato di redigere le guide alpinistiche CAI-Touring delle Dolomiti, cosa che lo spinse ad un’arrampicata esplorativa su tante pareti anche ostiche e selvagge, delle Alpi orientali. Sei volumi, rimasti celebri, furono il frutto di quegli anni intensi. Richiamato in guerra come istruttore di alpinismo, all’8 settembre, con un gruppo di commilitoni, si posizionò in Valpelline, sul confine valdostano con la Svizzera, per favorire, con la propria esperienza, l’espatrio di ebrei e perseguitati politici, tra cui il futuro presidente della Repubblica Luigi Einaudi, attraverso varchi montani non controllati dai nazifascisti. Fermato dagli svizzeri per il contrabbando di formaggi con cui si finanziava, vide il suo gruppo sbandarsi ma, una volta libero, cercò di riprendere l’attività verso il Canton Ticino.
Nuovamente imprigionato, venne rinchiuso all’hotel di Passo Maloja e privato degli scarponi, della giacca a vento e dei calzoni per impedirne la fuga, cosa che tentò comunque, morendo però assiderato, nella tormenta. Il fratello Bruno, alpinista e docente di geomorfologia, venne tragicamente ucciso il 26 aprile 1945, a Pavia, dai tedeschi di cui cercava la resa senza spargimento di sangue. Nel prossimo mese di ottobre, come di consuetudine, il film verrà proiettato ad Imola, alla presenza dei registi Federico Massa ed Andrea Azzetti.
Antonio Zambrini